Luogo: Albissola Marina (SV)
Cliente: Comune di Albissola Marina
Valore di mercato: 700.000 Euro
Descrizione: Composizione stimativa finalizzata ad individuare il più probabile valore di mercato di una parte della volumetria edilizia di un edificio ospitante gli attuali uffici comunali – settore terziario - ubicato nella centrale Piazza del Popolo e posto fronte mare. Per il caso in itinere è stato adottato il metodo del “valore di costruzione deprezzato”, quale il più appropriato per l’asset in esame.
Nello sviluppo della composizione è stato analizzato sia il disallineamento qualitativo interno dell’edificio, il cluster di riferimento, ovvero, i possibili interlocutori interessati, l’andamento del locale mercato immobiliare con relativa "overview", l’ubicazione del cespite, riflessioni in merito ai costi dei "comparables" compravenduti nell’ultimo periodo ed anche l’individuazione della percentuale di ragguaglio imputabile al disallineamento manutentivo e qualitativo. Il percorso estimativo adottato si articola su presupposti operativi e di "property management", nonché in prospettiva del quadro urbanistico comunale ma, soprattutto, in coincidenza di una trasformazione più redditizia dell’asset in direzione di altri comparti del mercato edilizio.
Luogo: Albissola Marina (SV)
Cliente: Comune di Albissola Marina
Valore di mercato: 2.400.00 Euro
Descrizione: La composizione in itinere è da inquadrare in un ambizioso progetto dell’Amministrazione comunale al fine di individuare alcuni immobili da alienare con il cui ricavato intervenire per sostenere, per una buona percentuale, la realizzazione di un nuovo complesso scolastico. La valutazione ha riguardato l’intero plesso scolastico esistente e la superficie verde ad esso asservita. L’asset è ubicato in una location tra le migliori di Albissola, all’interno di un tassello catastale particolarmente vocato all’insediamento residenziale di “qualità”. La location in esame spicca per visibilità, area verde asservita e gradevolezza complessiva.
Per il caso in esame è stato adottato il percorso estimativo analitico per filiera di trasformazione [IVS Cost Approach] dell’edificio esistente, suggerendo di intervenire computando oltre all’uso residenziale anche una possibile realizzazione di posti auto interrati, alla luce della peculiare collocazione territoriale del subject; infatti, il quartiere ne suggerisce un rapido assorbimento.
La composizione estimativa contiene anche uno sviluppo di Rating Immobiliare complessivamente attribuibile all’oggetto di stima nell’ambito del mercato immobiliare di riferimento. Sviluppo dei cosiddetti “Fattori di Analisi” che, con maggior frequenza, sono in grado di determinare il successo o il fallimento di una operazione immobiliare.
A seguito dell’entrata in vigore dell’accordo di Basilea 2 e successivamente di Basilea 3, le procedure di credito hanno incominciato a coniugare il fabbisogno di capitale al rischio sottostante al finanziamento o all’investimento ad esso correlato e quindi al rischio implicito.
Conformemente a tali accordi in merito al profilo del rischio, il caso in esame è risultato contraddistinto da un rischio operativo sufficientemente contenuto.
Luogo: Varigotti di Finale Ligure (SV)
Cliente: Comune di Finale Ligure
Valore di mercato: 485.000 Euro
Descrizione: Congruità economica per una possibile acquisizione da parte del Comune di Finale Ligure di terreni di proprietà Ferservizi S.p.A. (Ferrovie dello Stato Italiano S.p.A. e R.F.I. – Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.). La composizione estimativa esprime la congruità economica afferente ai terreni in oggetto con specifico riferimento allo stato conservativo e funzionale visualizzato durante il sopralluogo effettuato sulla località. Il percorso estimativo si articola su presupposti operativi di property management e prescinde da riflessioni normative quali l’applicabilità al caso in itinere del disposto dell’art. 42 bis del Testo unico sulle espropriazioni per pubblica utilità (D.P.R. 08 giugno 2001 n. 327). Si evidenzia la contestualizzazione del lavoro in ragione della specifica dimensione di monopolio bilaterale esistente, ossia, RFI o FSI rappresenta l’unico venditore possibile ed il Comune coincide con l’unico possibile acquirente. Viene evidenziato l’assoluto beneficio territoriale derivante dallo smantellamento del sedime ferroviario preesistente che ha consentito di riunire in unica zona omogenea l’aggregato “sud” con l’aggregato “nord” del Comune di Finale Ligure, trasformando l’intero territorio comunale in un unico tassello urbanizzato. Trattasi di aspetto di rimarchevole importanza sia per il Comune che per tutte le valutazioni afferenti alle singole proprietà private.
L’immagine a lato schematizza la trasformazione resa possibile dall’ex sedime ferroviario in infrastrutture ad oggi esistenti. Il valore di incidenza area attribuibile al contesto infrastrutturale appare chiaro ed inequivocabile e non può, per assoluta semplificazione, essere ricondotto al valore agricolo, come risultante da precedente stima valutativa prodotta dall’Agenzia delle Entrate. Ragione per cui è stato commissionato il presente lavoro. Il coacervo di beni in oggetto, in accordo con quanto previsto dalle norme IVS (International Valuation Standards) Income Approach, hanno evidenziato la necessità di un percorso di stima per capitalizzazione dei redditi che possa aver legittimamente inglobato anche opportune considerazioni sulla sicurezza e sulla continuità del gettito reddituale attualmente percepibile. Le aree riconducibili a piazzuole e/o aree verdi hanno necessitato di una valutazione in ragione di un processo di ricostruzione deprezzato con attente e parallele riflessioni in merito alle ricadute positive di dette opere sul valore del patrimonio immobiliare circostante. Per il caso in esame si è proceduto allo scorporo del valore di incidenza area dal valore complessivo del bene. Infine, per quanto concerne la galleria, esclusa la possibilità di compiere sopralluoghi e verifiche statiche, si è ritenuto opportuno sviluppare una proiezione valutativa in ragione del possibile asservimento di detta superficie ad uso pubblici.
Cliente: Comune di Finale Ligure
Descrizione:
Congruità valutativa della somma offerta dall’Autorità espropriante nel 2015 e
la sostanziale compatibilità economica in allora offerta per terreni colpiti
dal procedimento espropriativo in ragione del più recente orientamento giurisprudenziale,
secondo cui “il fondo inedificabile, pur
rimando tale, possa essere suscettibile, in base allo strumento urbanistico, di
sfruttamento ulteriore e diverso da quello agricolo (es. parcheggi, mercati,
depositi, attività sportive turistiche e ricreative, chioschi per la vendita di
prodotti, ecc, sempre che siano assentite dalla normativa vigente, sia pure con
il conseguimento delle opportune autorizzazioni amministrative), il terreno
debba essere valutato tenendo conto delle possibilità di utilizzazioni
intermedie tra l’agricola e l’edificatoria”.
La composizione estimativa evidenzia che l’indennità di esproprio debba essere rapportata al valore di mercato in base alla potenzialità di utilizzazione più redditizia legalmente possibile.
La Sentenza 07 giugno 2011 n. 181, La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del criterio di calcolo delle indennità di esproprio delle aree non edificabili. La Corte, riprendendo l’art. 42 della Costituzione ed anche precedente pronuncia della stessa, sottolinea la necessità del “serio ristoro”. La Sentenza n. 181/2011 afferma: “Nella giurisprudenza di questa Corte è costante l’affermazione che l’indennizzo assicurato all’espropriato non può essere, tuttavia, fissato in maniera irrisoria o meramente simbolica, ma deve rappresentare un serio ristoro”. Il punto di riferimento per determinare l’indennità di espropriazione deve essere il valore di mercato (o venale) del bene ablato. La stessa Sentenza vuole dire che anche per i suoli agricoli o non edificabili sussiste l’esigenza che l’indennità si ponga «in rapporto ragionevole con il valore del bene». In conclusione, la Corte indica la strada che dovrebbe seguire il nuovo sistema di calcolo.
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